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WSO, basta la parola

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È il “World ShootOut 2016 – Underwater Photo Gran Prix”, al BOOT di Dusseldorf. Ecco cronaca e immagini del grande concorso fotografico

di Isabella Furfaro – Fotografie della premiazione di Amos Nachoum

Nel pomeriggio del 27 gennaio 2017, fra i padiglioni del Boat Show & Watersports Exhibition di Dusseldorf (BOOT), si è conclusa la sesta edizione del World ShootOut (WSO), competizione internazionale di fotografia subacquea ideata dal noto fotografo israeliano David Pilosof.
Come nelle precedenti edizioni, ampio risalto è stato dato alla cerimonia conclusiva ospitata dal BOOT. Sono stati premiati i vincitori di tutte le 8 categorie previste nell’ambito della gara che ha visto la partecipazione di 328 fotografi, professionisti e principianti di 37 differenti nazionalità.
Allo statunitense Steven Kovac è andato il premio per la prestigiosa categoria “Best five”, aggiudicandosi, con i suoi originali scatti, un fantastico viaggio in Papua Nuova Guinea. Nella top ten delle Best five anche la foto dell’italiano Giacomo Marchione.

Questa edizione del WSO sarà altresì ricordata per i numerosi fotografi italiani che si sono collocati nelle prime posizioni di alcune categorie.
Splendida l’interpretazione del relitto di Gianni Pecchiar che ha conquistato la giuria internazionale aggiudicandosi il primo posto nella categoria “Best Wrecks – Black & White”. Bellissimi i giochi di luce creati da Pecchiar all’esterno del relitto che giace nel mare antistante le coste Croate. “… La poppa di quel relitto ” riferisce Pecchiar “quasi mai viene illuminata in toto dal sole…. La penombra ha sollecitato in me l’idea di creare interesse proprio nell’ombra, focalizzare l’attenzione nel buio …”, centrando a pieno, potremmo asserire, il tema della categoria: “The image should introduce the photographer’s perception of the wreck within its natural surroundings such as featuring elements which represent the interaction of the wreck with its new underwater environment”.

E’ ancora un primo posto italiano nella categoria “Amateur”, assegnato allo spettacolare cavalluccio di Virginia Salzedo, inquadrato fra le filiformità delle branchie di uno spirografo. Lo stesso scatto si è anche aggiudicato, il premio “Andromeda”, quale migliore immagine dell’anno, messo in palio dall’Amministrazione del Boot di Dusseldorf. “Ho vissuto delle emozioni travolgenti” racconta Virginia “tutto quello che è accaduto per me è stato davvero inaspettato. Con mia grande gioia la foto si è aggiudicata il primo posto nella categoria “Amateur” ma mai avrei potuto immaginare che potesse vincere la “Best Picture of the year” visto che concorrevo con altre nove foto scattate da alcuni dei più noti fotografi a livello mondiale che hanno tutti utilizzato macchine reflex ben più sofisticate della mia fotocamera compatta.”.

Sono inoltre tre i team italiani che hanno raggiunto la fase conclusiva delle selezioni della categoria “Underwater Photography Global Championship” svoltasi con votazione “live” presso il Boot. La giuria era composta dallo svizzero Kurt Amsler, dall’italiano Alberto Muro Pelliconi, dal tedesco Naemi Reymann e dall’israeliano Roni Sofer. Hanno, tuttavia, avuto la meglio sui team italiani le 6 immagini del portfolio presentato dalla squadra statunitense composta da Jeff Milisen, Renee Capozzola e Ron Watkins.
I team italiani erano così composti: Italian Team 1: Massimo Giorgetta, Giacomo Marchione, Stefano Scortegagna; Italian team 2: Filippo Borghi, Adriano Morettin, Domenico Tripodi; Italian team 3: Pietro Cremone, Marcello Di Francesco e Pietro Formis.

Il premio per la migliore “macro” è andato al talentuoso fotografo tedesco Tobias Friedrich con il suo particolarissimo scatto di un frogfish ripreso nello Stretto di Lembeh utilizzando un particolare pannello per ottenere gli effetti speciali desiderati.
Fra gli italiani, nella medesima categoria, da segnalare il secondo posto di Stefano Scortegagna.

Il premio per la migliore “foto grandangolo” è stato assegnato all’accattivante scatto dello spagnolo Eduardo Acevedo mentre, nella categoria “Squali”, il primo posto è andato ai tre spettacolari scatti dello svedese Anders Nyberg.

Il premio della categoria “Video clip”, infine, è stato assegnato al fantasioso video dello statunitense Evan Sherman “The Not so Silent World “.

Congratulazioni a tutti i vincitori e appuntamento alla prossima edizione del WSO!

Per tutti i nomi dei vincitori e delle menzioni: http://www.worldshootout.org/?CategoryID=360&dbsRW=1
Qui un breve video del party dopo la cerimonia di premiazione: https://jumbomail.me/j/OZTqhSnL8UeJRSN

http://www.worldshootout.org


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